Guadagnare con l’intelligenza artificiale è diventato l’obiettivo di molti freelance, creator e sviluppatori nel 2025. Ma chi ci riesce davvero? Mentre i social si riempiono di contenuti generati da GPT-4, Midjourney, Sora e decine di altri strumenti, solo una parte degli utenti ha trasformato l’uso dell’AI in un modello di business stabile.
Qui non si parla di big tech o fondi di investimento, ma di chi, con creatività e intuito, ha saputo usare l’AI per creare reddito, prodotti e servizi in modo indipendente. Ecco chi sta facendo la differenza.
📈 Le 4 categorie che stanno guadagnando
1. I system integrator individuali
Sono professionisti che integrano l’AI nei loro flussi di lavoro: designer, copywriter, sviluppatori, marketer. Non vendono AI, ma la usano per aumentare l’efficienza, ridurre i tempi, scalare le produzioni.
👉 Esempio: freelance che consegna dieci loghi a settimana combinando Midjourney e Illustrator, ottimizzando margini e produttività.
2. I prompt designer verticali
Creano pacchetti di prompt per usi specifici: email marketing, copy social, sceneggiature, podcast. Li vendono su Gumroad, Notion, PromptBase o li usano per creare microservizi AI-based.
👉 Alcuni creator guadagnano con intelligenza artificiale più di 1.000€/mese solo con set ottimizzati per GPT o Claude.
3. I creator AI-powered
Alcuni canali TikTok e YouTube pubblicano contenuti generati completamente via AI (testo, immagine, voce, montaggio). I guadagni arrivano da affiliazioni, AdSense e vendita di prodotti informativi.
👉 Un caso reale: creator che pubblica 5 video al giorno con Runway + ElevenLabs e ha costruito un canale da 150.000 follower in 6 mesi.
4. Chi costruisce tool no-code su misura
Grazie a GPTs personalizzati, Bubble, Softr e Make, oggi è possibile creare tool verticali per esigenze precise: generatori di CV, ottimizzatori di copy, simulazioni d’intervista. Alcuni sono venduti in licenza, altri in SaaS.
👉 Un maker francese ha venduto un planner AI per creator a 39€, generando oltre 80.000€ in sei mesi senza team.
📊 Il dato reale (e scomodo)
Secondo testimonianze raccolte su Indie Hackers, solo il 12% dei tool AI lanciati da singoli maker nel 2024 ha superato i 500€/mese di entrate ricorrenti. Il successo passa da applicazioni concrete e verticali, non da soluzioni generiche.
🔧 Strumenti consigliati per iniziare a guadagnare con AI
- Notion AI: per scrivere, automatizzare e creare mini-prodotti informativi.
- Make.com: per creare automazioni tra tool senza programmare.
- PromptBase: per vendere prompt pre-ottimizzati.
- Turbologo + Midjourney: per creare loghi AI da vendere su Fiverr o Etsy.
- ChatGPT custom GPTs: per progettare mini-app AI da vendere o usare in servizio.
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🧠 Conclusione
Guadagnare con intelligenza artificiale è possibile, ma non automatico. Serve una strategia, un bisogno reale da risolvere e la capacità di creare valore — non solo contenuto.
Nel 2025, i progetti che funzionano sono quelli concreti, specifici e pensati per una nicchia: il contrario della “buzzword economy”. E chi riesce a unire creatività, tecnica e visione, oggi può davvero farne un lavoro.