Emoji e biodiversità, lo studio dell’Università di Milano

Redazione

Una recente ricerca condotta dall’Università di Milano ha esplorato una prospettiva unica su emoji e biodiversità considerandone l’impatto nel mondo della comunicazione digitale e della consapevolezza. Questo studio rivela che, nonostante gli emoji includano un’ampia varietà di specie animali, ci sono significative lacune nella rappresentazione di altre forme di vita.

Disparità nella rappresentazione

La ricerca evidenzia una marcata sovrarappresentazione dei vertebrati negli emoji, mentre gruppi come gli artropodi sono notevolmente sottorappresentati. Piante, funghi e microorganismi appaiono ancora meno, suggerendo una visione limitata della biodiversità nel linguaggio digitale.

Emoji piante e natura
Emoji di piante e nature, emojipedia.org

Sviluppi recenti

Nonostante queste discrepanze, gli autori dello studio hanno notato miglioramenti di recente. Dal 2015 al 2022, il numero di animali rappresentati negli emoji è più che raddoppiato, migliorando la rappresentazione della diversità filogenetica.

Emoji animali
Emoji su animali, emojipedia.org

Importanza di emoji inclusivi

L’articolo sottolinea l’importanza di sviluppare set di emoji che rappresentino equamente la biodiversità. Questo non è solo una questione di accuratezza, ma anche un modo per sensibilizzare sull’importanza della conservazione della biodiversità.

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Conclusione

In conclusione, lo studio dell’Università di Milano apre un dialogo interessante su come la nostra comunicazione digitale può influenzare e riflettere la nostra comprensione e apprezzamento della biodiversità. L’espansione degli emoji per includere una rappresentazione più equa e diversificata della vita sulla Terra potrebbe essere un piccolo, ma significativo passo verso una maggiore consapevolezza ambientale.

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