Gli autenticator sono app che generano codici temporanei per accedere ai tuoi account in modo molto più sicuro rispetto agli SMS. Sembrano uno strumento da “smanettoni”, ma in realtà sono diventati la protezione minima indispensabile per chiunque viva online. Se oggi usi ancora il codice inviato via SMS, stai usando uno dei sistemi più facili da aggirare: è vulnerabile a intercettazioni, SIM swap e falle di rete. Un autenticatore invece genera il codice direttamente nel tuo telefono, senza passare da nessun operatore, nessuna rete e nessuna infrastruttura esterna.
Perché gli autenticator sono più sicuri degli SMS
L’SMS viaggia sulla rete come un messaggio in chiaro: se qualcuno aggancia il tuo numero o sfrutta un attacco di rete, lo legge. È ciò che succede nei SIM-swap, una tecnica sempre più diffusa documentata anche da ricerche come quelle di Krebs on Security (krebs-on-security.com). Un autenticatore funziona all’opposto: il codice viene generato localmente sul tuo dispositivo come TOTP (Time-based One-Time Password), cambia ogni 30 secondi e non viene mai trasmesso online. Nessun passaggio in aria, nessuna intercettazione. Solo il tuo telefono.

E se ti rubano il telefono?
Le app moderne includono funzioni pensate proprio per questo scenario. Puoi bloccare l’autenticator con impronta digitale o PIN, esportare i tuoi codici, sincronizzarli tra dispositivi o utilizzare recovery key per recuperarli in caso di furto o smarrimento. Alcune app usano anche crittografia end-to-end, impedendo che i backup siano leggibili da terzi. Il punto non è evitare di perdere il telefono, ma assicurarti che chi lo trova non possa accedere ai tuoi account.
Come funziona un autenticatore
Il setup è semplice: apri le impostazioni di sicurezza del servizio (Instagram, Gmail, PayPal…), seleziona l’autenticazione a due fattori e ti verrà mostrato un QR code. Lo scansioni con l’app e da quel momento il servizio e il tuo autenticatore sono collegati. Quando fai login, ti chiede un codice di 6 cifre che cambia ogni 30 secondi. Il codice è sempre disponibile nell’app, anche offline. Nessuna SIM necessaria, nessun numero di telefono, nessuna variabile esterna.
Autenticator o passkey?
Le passkey sono il nuovo standard supportato da aziende come Google (google.com/passwords) e Apple(apple.com/security/passkeys). Permettono di accedere con impronta o volto, senza password. Sono promettenti, ma non ancora universali: molti siti non le supportano, alcuni browser le gestiscono in modo diverso e in alcuni casi richiedono hardware specifico come le chiavi FIDO2 (fidoalliance.org). Gli autenticator restano quindi la soluzione più compatibile, stabile e matura per l’utente medio che vuole una difesa immediata e semplice.

Quali sono gli autenticator migliori oggi
L’obiettivo è scegliere un’app affidabile, con buon backup e sincronizzazione sicura. Ecco le alternative più solide.
- Proton Authenticator – Perfetto per chi vuole massima privacy e crittografia di livello elevato. È sviluppato da Proton, lo stesso team dietro il famoso Proton Mail: https://proton.me/it/authenticator/download
- Ente Auth – Uno dei più moderni, multipiattaforma e con backup end-to-end. Offre un ecosistema flessibile e sincronizzazione tra dispositivi senza complicazioni. Info e download su https://ente.io/it/download.
- Microsoft Authenticator – Molto sicuro, con blocco biometrico e funzioni come Verified IDs. Ottimo se usi Windows o il cloud Microsoft. Info e download su https://www.microsoft.com/it-it/security/mobile-authenticator-app .
- Google Authenticator – Il più noto. Oggi supporta finalmente il backup cloud, ma rimane minimal nelle funzioni. Istruzioni e link al download a questa pagina.
- Bitwarden Authenticator – Open-source, pulito e senza fronzoli. Perfetto se già usi il password manager Bitwarden ma disponibile solo in inglese (bitwarden.com).
- Authy – Era una delle opzioni migliori, ma lo sviluppo si è rallentato e non permette più di esportare facilmente i codici. Info su authy.com.
Il vero motivo per cui devi usarli
La sicurezza non è più solo una questione di password complesse. Gli attacchi moderni puntano all’identità digitale. Se un hacker entra in un tuo account, spesso può accedere anche agli altri usando recuperi automatizzati e reset incrociati. Un autenticatore aggiunge un livello di protezione che non si può bypassare con un copy-paste o con un attacco automatico. È il modo più semplice per evitare problemi seri, e dopo la configurazione non richiede praticamente nulla.

