Chatbot come ChatGPT (legittima questa) stanno rivoluzionando le interazioni tra utenti e contenuti ma il pericolo è dietro l’angolo, infatti bisogna prestare attenzione alle chatbot false che ultimamente popolano soprattutto gli app stores. Ma cosa sono esattamente? E quali sono i rischi che possono comportare?
Che cosa sono le chatbot false?
Innanzitutto, le chatbot sono quei programmi che simulano una conversazione tra una persona e un software. In pratica, l’utente scrive un messaggio e la chatbot risponde automaticamente, cercando di fornire le informazioni richieste.
Tuttavia, negli ultimi tempi, si è diffusa la pratica delle chatbot false. Queste sono applicazioni che si presentano come vere chatbot, ma che in realtà sono gestite da persone o da algoritmi che mirano a truffare gli utenti.
Esempi di chatbot false
Per aiutarti a capire meglio di cosa stiamo parlando, ecco alcuni esempi di chatbot false che sono state individuate:
- Una chatbot che chiedeva all’utente di fornire il proprio numero di carta di credito per poter accedere a un servizio premium. In realtà, la chatbot era gestita da un truffatore che voleva rubare i dati della carta di credito dell’utente.
- Una chatbot che si presentava come un servizio di assistenza clienti di un’azienda famosa. In realtà, la chatbot era gestita da un’altra azienda, che cercava di vendere prodotti o servizi all’utente.
- Una chatbot che prometteva di fornire informazioni esclusive su un evento o su una promozione. In realtà, la chatbot era gestita da un truffatore che voleva rubare i dati personali dell’utente.
I rischi delle chatbot false
I rischi associati alle chatbot false sono molteplici. In primo luogo, queste applicazioni possono chiedere all’utente di fornire dati personali, come il numero di carta di credito o il codice fiscale. In alcuni casi, le chatbot false possono anche contenere virus o malware, che possono danneggiare il dispositivo dell’utente.
Come evitare di cadere nella trappola
Per evitare di diventare vittime di truffe online, è importante prestare attenzione alle applicazioni che si scaricano dagli app store e verificare sempre l’affidabilità dell’applicazione prima di fornire dati personali o di effettuare pagamenti.
Per controllare la bontà di un’app su uno store, ci sono alcune cose importanti da fare. Innanzitutto, controllare la reputazione dello sviluppatore. Se l’azienda ha una buona reputazione, ci sono maggiori probabilità che l’app sia di alta qualità. In secondo luogo, è importante leggere le recensioni degli utenti sull’app. Le recensioni infatti possono fornire una visione generale della qualità dell’app e dei suoi punti di forza e di debolezza. Inoltre, è possibile verificare se ci sono molte recensioni positive o negative. In questo modo, si può ottenere una buona idea della soddisfazione degli utenti con l’app.
Ancora, controllare le autorizzazioni richieste dall’app. Se l’app richiede l’accesso a informazioni personali, come i contatti o la posizione, è importante valutare attentamente se vale la pena concedere tali autorizzazioni. In generale, le app di alta qualità richiedono solo le autorizzazioni necessarie per il loro corretto funzionamento.
Seguendo queste semplici regole, si può avere una buona idea della bontà di un’app su uno store. Ricorda sempre di fare attenzione alle app sconosciute o a quelle che sembrano troppo belle per essere vere, poiché potrebbero essere delle false chatbot o addirittura contenere virus dannosi.
Gli app store stanno lavorando per prevenire la diffusione delle chatbot false e per rimuoverle dalle loro piattaforme. Tuttavia, la lotta contro queste pratiche illegali è ancora in corso e gli utenti devono sempre essere vigili per evitare di cadere nella trappola.
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Conclusioni
In conclusione, le chatbot false sono una vera e propria minaccia per la sicurezza e la privacy degli utenti. Per questo motivo, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questa pratica illegale e prendere le precauzioni necessarie per evitare di diventare vittime di truffe online.
